Concept

L'idea alla base di questo blog è di segnalare le "perle" di saggezza che ci hanno lasciato i diversi saggi. Queste parole sono i riflessi dei concetti eterni, che essi hanno espresso per gli uomini, ognuno secondo la propria cultura di partenza, ma tutti indicando le stesse verità.

lunedì 25 agosto 2014

Paul Kintter: Gesù e Buddha, la potenza della parola realizzata

Nella predicazione di Gesù come nell’annuncio del Dharma del Buddha, entrambi non insegnavano solo una verità che coinvolgeva e riempiva, ma una verità che diventava energia, che colmava e poi risistemava e animava tutta la vita dei discepoli con il loro modo di vivere e di essere. Il potere del loro insegnamento era legato al contenuto di quanto insegnavano, cioè al modo in cui “ciò che dicevano chiariva ciò che è veramente”. Si dice: “Buddha è ciò che Buddha fa”. La stessa cosa si può dire anche per Gesù. Le persone sentivano il potere della verità in Gesù non solo per quanto diceva, ma per il modo con cui la incarnava nella propria vita. Gesù era il maestro potente e salvifico, perchè “era” ciò che diceva, vi dava corpo, lo realizzava, lo incarnava. Gesù era un potente simbolo di quello che comunicava, era il sacramento perfetto, originario della verità e della presenza di Dio. Gesù salvatore, Gesù rivelatore-maestro è ciò che avvertirono i discepoli vedendo le loro vite cambiate. La morte di Gesù non è un’offerta a Dio per calmarlo, per riparare un torto. Quella morte sottolinea la potenza e il mistero della sua parola, Gesù come verbo, come sapienza, maestro divenuto simbolo. Gesù muore per le sue idee. Gesù incarna la realtà dello Spirito, la rende presente e coinvolgente, dà la certezza che esiste qualcosa oltre la morte e che vale la pena di combattere per la giustizia, l’amore. (da Senza Buddha non potrei essere cristiano).

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