Concept

L'idea alla base di questo blog è di segnalare le "perle" di saggezza che ci hanno lasciato i diversi saggi. Queste parole sono i riflessi dei concetti eterni, che essi hanno espresso per gli uomini, ognuno secondo la propria cultura di partenza, ma tutti indicando le stesse verità.

domenica 8 ottobre 2017

La via di Dio

«Giungiamo così a questa conclusione paradossale, ma teologicamente confermata, che non è attraverso la sua professione esteriore di fede che l'uomo si salva, sia egli cristiano o ebreo, indù, buddista, musulmano o agnostico o addirittura ateo, ma attraverso la sua risposta al richiamo della grazia che gli viene rivolto, segretamente, indipendentemente dal fatto che abbia o no delle convinzioni religiose» (Bede Griffith, “Saggi per un dialogo indù-cristiano”).

Grazie a Mimma per averlo condiviso!



Sorvolando i penosi scismi fatti dalle chiese per la questione della salvezza, La posizione espressa da Bede Griffith è ben evidenziata nel vangelo di Giovanni (4:19-24)
 Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».
Né a Gerusalemme (nel tempio), né sui monti, ma nel cuore e nella verità, adorando colui che è, colui che si rivela pian piano nel nostro cuore, e nel cuore della realtà. La virtù che è essenziale per conoscerlo sempre meglio è quella della sincerità, perché se non mentiamo, se facciamo corrispondere quello che esprimiamo a quello che sentiamo, "riveliamo" la verità, e rivelandola abbiamo accesso a livelli sempre più profondi di questa. Molti "credenti" oggi, hanno paura, o addirittura negano che possa esistere la verità, perché intimamente sanno che esiste una differenza tra quello in cui credono e quello che sentono essere vero.
La verità cristiana è diversa dalla verità cattolica (dogmatica) perché ha a che fare con l'amore e la proposta, più che con l'imposizione di un credo.

Visitando la sede della Società Teosofica di Madras (Chennai) sono rimasto colpito dall'iscrizione che c'era in una loro sala. “Non vi è religione superiore alla Verità”, mi sembra un buon motto, da approfondire.

Un altro punto di vista su questo insegnamento lo possiamo trovare nell'insegnamento della fede Bahá'í. Essi riconoscono che Dio ha fatto con l'uomo una serie di patti (che cristiani ed ebrei chiamano anche Alleanze), il primo del quale è chiamato Patto Maggiore.  I termini di questo patto sono approssimativamente (devo approfondirli) questi:
- Dio si rivela all'uomo
- L'uomo può accogliere o meno la Rivelazione di Dio.
- Se la accoglie e la segue, otterrà da Dio ulteriore guida e benedizione.

La cosa interessante di questa prospettiva è che possiamo leggerla a due livelli. L'Alleanza non riguarda solo la Rivelazione di Dio all'umanità, che viene letta nel progressivo manifestarsi degli Educatori dell'Umanità, che per la fede Bahá'í sono i fondatori delle grandi religioni, ma questo insegnamento può essere letto come riguardante il rapporto tra Dio e ogni singolo uomo o donna che vivono sulla terra. In questo modo, non solo Umanità è libera di seguire o meno Dio, ma ognuno di noi è responsabile del rapporto che instaura con il suo creatore e benefattore, il Padre per i cristiani, l'Educatore per i Bahá'í, forse il Tao per i taoisti...

Andando ancora oltre, possiamo immaginare che non solo gli uomini e l'umanità nel suo complesso, ma ogni aspetto, particella e creatura riceva guida dal suo Creatore...

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